REGOLAMENTO DEL CIRCOLO CULTURALE RICREATIVO PENSIONATI "ANTONIO VERNA"
Il presente Regolamento, approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 31 del 29 luglio 2022, sostituisce integralmente il precedente approvato con delibera C.C. n. 2 del 30/01/1984.
Art. 1 – Sede
Il Circolo Culturale Ricreativo Pensionati “Antonio Verna” (d’ora in avanti nel documento anche solo Circolo) ha sede nei locali di proprietà comunale in via Marconi n. 26 in Popoli.
I locali e le attrezzature del centro sono forniti gratuitamente dal Comune e restano di proprietà dello stesso.
Lo manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile è di competenza del Comune, ivi comprese le spese per le utenze di riscaldamento, luce e acqua. Il Comune farà fronte con i mezzi ordinari di bilancio per le spese di manutenzione e gestione utenze.
E’ compito del Comune svolgere tutti gli adempimenti necessari per adeguare le strutture alle normative vigenti ed in particolare per l’adeguamento alle norme in materia di igiene e sicurezza.
Nel caso di donazioni al Circolo da parte di terzi, deve essere preventivamente informato il Sindaco e la Giunta Comunale.
Il Comune può:
- compatibilmente con le attività programmate dal Circolo, utilizzare i locali per la realizzazione di:
- iniziative in favore degli anziani del territorio e dei cittadini;
- eventi culturali e sociali patrocinati dal Comune;
- assegnare, per un massimo di due giorni a settimana e per non più di 8 ore complessive (salvo eventi, tornei o manifestazioni che dovranno esser concordati col Presidente del Circolo e con il Comune), per le ore serali, uno o più locali o aree esterne del Circolo ad associazioni con sede legale nel Comune di Popoli, regolarmente iscritte nell’albo delle associazioni comunali, per lo svolgimento di attività sociali, culturali e/o sportive, compatibili con le finalità del Circolo.
L’associazione assegnataria:
- sarà tenuta al pagamento di un affitto mensile direttamente al Comune, secondo le tariffe deliberate dalla Giunta Comunale;
- non potrà alterare lo stato dei luoghi, né introdurre attrezzature o mobilio senza l’autorizzazione del Comune e del Presidente del Circolo;
- non potrà introdurre alimenti e/o bevande dall’esterno;
- dovrà rispettare il presente regolamento ed il regolamento interno adottato dal Circolo;
- non avrà l’uso esclusivo dei locali, pertanto, durante i giorni ed orari assegnati, i soci del Circolo potranno accedere liberamente, a patto di non interferire con le attività dell’associazione.
Il Presidente e il Consiglio Direttivo si impegnano a mantenere aperta la sede solo per le attività del Circolo, nei giorni e nelle ore che verranno concordate con il Comune, sollevando l’Amministrazione Comunale da ogni responsabilità sull’utilizzo e gestione del locale.
Art. 2 – Scopi e Finalità
Il Circolo Culturale Ricreativo Pensionati “Antonio Verna” non ha scopi di lucro.
Il Circolo svolge tutte le attività che si riconoscono utili al raggiungimento dei propri fini istituzionali e nello specifico:
- favorire la solidarietà sociale tra gli associati;
- garantire un luogo di incontro sociale in favore dei pensionati;
- promuovere forme di volontariato sociale per gli iscritti;
- promozione di iniziative sociali, culturali, teatrali, ricreative, assistenziali e sportive a favore dei propri Soci;
- svolgimento di attività socialmente utili in collaborazione e a supporto dell’Amministrazione comunale.
Tutte le libere iniziative del Circolo dovranno essere per tempo concordate e programmate con il Comune di Popoli, al fine di evitare coincidenze con attività ed eventi promossi sul territorio comunale.
Il Presidente ed il Consiglio Direttivo dovranno predisporre un regolamento interno del Circolo, che verrà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea, al fine di disciplinare in maniera puntuale le modalità di fruizione degli spazi e delle attrezzature, gli orari di apertura e chiusura, nonché le norme comportamentali che dovranno rispettare i soci ed i terzi fruitori della struttura.
Art. 3 – Soci
Possono essere ammessi come soci effettivi del Circolo tutti i pensionati e le persone di 60 anni compiuti di ambo i sessi.
Sono ammesse le seguenti deroghe al requisito dell’età:
- per il coniuge del socio;
- per l’accompagnatore di socio non autosufficiente;
Sono considerati Soci a tutti gli effetti le persone aventi i requisiti di cui sopra, in regola con il pagamento della quota annua deliberata dalla Assemblea generale dei soci.
Art. 4 – Domanda di Ammissione
L’aspirante socio deve presentare domanda di ammissione, con l’indicazione delle sue generalità, direttamente al Presidente del Circolo.
La domanda va convalidata dal Consiglio Direttivo, tenuto conto dei requisiti di cui al precedente articolo. L’ammissione impegna il Socio al versamento della quota annuale deliberata dalla Assemblea generale dei Soci ed al rispetto del presente regolamento.
L’elenco nominativo dei soci, così come i componenti del Consiglio Direttivo, del Segretario, del Cassiere, del Vice Presidente e del Presidente, deve essere ben visibili all’interno del Circolo. Tale elenco deve essere aggiornato con cadenza semestrale e va comunicato per opportuna conoscenza al Sindaco ed all’Ufficio Comunale preposto (Affari Generali).
Art. 5 – Diritti dei Soci
I Soci ammessi ed in regola con il versamento delle quote associative sono Soci effettivi e possono partecipare a tutte le attività del Circolo ed hanno diritto di voto in Assemblea.
Ogni socio ha diritto ad un voto. I Soci hanno uguali diritti e uguali doveri.
Tutti i soci hanno diritto di accesso ai locali del Circolo in conformità alla disponibilità delle attrezzature e sotto la propria responsabilità, nonché all’esercizio di tutte le attività compatibili con le finalità istituzionali del Circolo medesimo. Hanno altresì il diritto-dovere di partecipare attivamente alle Assemblee.
Devono osservare scrupolosamente il Regolamento del Circolo ed il Regolamento Interno.
I Soci sono eleggibili negli organi del Circolo.
La qualità di socio si perde a seguito di comportamenti scorretti e/o per attività contrarie all’interesse e il buon nome del Circolo, nonché per violazione dell’articolo 3. In questo caso viene demandata al Consiglio Direttivo ed al Presidente l’attivazione dei necessari provvedimenti, ivi compresa l’eventuale decadenza.
Art. 6 – Quote
Le quote associative, determinate annualmente dal Consiglio direttivo, non sono rivalutabili ne’ trasmissibili. Nei casi di recesso o esclusione o morte del Socio, il Socio stesso o i suoi aventi causa non avranno diritto ad alcun rimborso, data la natura dei contributi volontari della quota associativa deliberata dalla Assemblea dei Soci.
Art. 7 – Patrimonio Sociale
Gli eventuali beni donati e le loro rendite saranno obbligatoriamente destinati al conseguimento delle finalità previste dal presente Regolamento.
Sono fonti di finanziamento del Circolo, per il suo finanziamento e per lo svolgimento delle proprie attività:
- quote e contributi degli associati;
- eredità, donazioni o legati accettati con beneficio di inventario;
- contributi dello Stato, della Regione, di Enti Locali, di Enti e di Istituzioni pubbliche anche finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi realizzati nell’ambito dei fini statutari;
- erogazioni liberali degli associati e dei terzi;
- entrate derivanti da iniziative promozionali finalizzate al proprio finanziamento, quali feste e sottoscrizioni anche a premi, e proventi derivanti dall’attività del bar, se attivato;
- altre entrate compatibili con le finalità sociali dello associazionismo di promozione sociale.
Art. 8 – Organi del Circolo
Sono organi del Circolo:
1 - Assemblea Generale dei Soci;
2 - Consiglio direttivo;
3 – Presidente.
Art 9. – Assemblea Generale
La Assemblea generale dei Soci è il massimo organo del Centro. Essa è convocata dal Presidente in carica, il quale è tenuto a definire idonee forme di pubblicità delle convocazioni.
In ogni caso l’affissione dell’avviso di convocazione, con gli argomenti all’ordine del giorno, dovrà aver luogo nella sede sociale almeno quindici giorni prima della data dell’assemblea generale. E’ ammessa la facoltà di delega scritta, con indicato espressamente il nome del Socio che lo potrà rappresentare nel corso dei lavori assembleari. Ogni Socio potrà rappresentare solo un altro associato. Tutti i soci e i delegati hanno diritto di voto e di elezione alle cariche sociali. Il Presidente convoca, almeno una volta all’anno, entro tre mesi dalla chiusura dell’esercizio, l’Assemblea generale. Essa può essere convocata anche su richiesta del 20% dei Soci effettivi.
La convocazione dell’Assemblea può essere richiesta, in via straordinaria, anche dal Sindaco, o suo delegato, e si dovrà svolgere possibilmente entro i termini in essa indicati e comunque non oltre 20 giorni dalla richiesta.
L’Assemblea generale dei Soci:
- Elegge a scrutinio segreto il Consiglio direttivo;
- Approva lo Statuto e le sue eventuali variazioni e delega il Consiglio direttivo ad emanare i regolamenti per il buon funzionamento del Circolo;
- Fissa le direttive di massima da seguire in ragione delle diverse attività del Centro;
- Approva il bilancio consuntivo economico – finanziario entro il mese di marzo;
- Stabilisce l’ammontare della quota associativa annua;
- Interviene su ogni attività e competenza a richiesta del Consiglio direttivo.
Art. 10 – Convocazione
Le riunioni dell’assemblea generale dei soci, ordinaria e straordinaria, sono valide purché in prima convocazione siano presenti almeno il 50% degli iscritti e in seconda convocazione, qualunque sia il numero dei presenti.
L’avviso di prima convocazione, affisso nei locali del circolo almeno quindici giorni prima, può prevedere anche una seconda convocazione, da tenersi nello stesso giorno, a distanza di almeno un’ora dalla prima convocazione.
Le riunioni sono convocate e dirette dal Presidente, in caso di sua assenza o impedimento, nell’ordine, dal Vice Presidente o dal membro del Consiglio Direttivo più anziano.
Il Presidente nomina un segretario verbalizzante e due scrutatori, se necessario.
Le deliberazioni vengono prese a maggioranza dei presenti per alzata di mano, salvo che l’assemblea non deliberi di procedere diversamente.
I verbali, sottoscritti dal Presidente, dal Segretario e dagli scrutatori (se nominati), sono raccolti in apposito libro dei verbali assembleari, conservato nei locali del Circolo stesso a disposizione dei Soci.
Art. 11 – Consiglio Direttivo
Il Consiglio direttivo è composto da 5 membri effettivi. 4 membri sono eletti dall’Assemblea e durano in carica quattro anni. Un posto nel Consiglio direttivo è riservato al Sindaco o suo delegato.
Tutti i soci possono candidarsi a ricoprire il ruolo di membro del Consiglio Direttivo, la loro disponibilità dovrà essere comunicata al Presidente entro l’inizio dell’Assemblea dei soci, convocata per il rinnovo delle cariche. Durante l’assemblea e prima dell’inizio delle operazioni di voto, verrà comunicata agli associati la rosa di nomi dei candidati e si procederà alla votazione. Ogni socio avrà a disposizione una scheda su cui indicare, a scrutinio segreto, un solo nominativo tra i candidati. Al termine della votazione si procederà allo spoglio ed i 4 candidati che avranno ottenuto il maggior numero dei voti saranno i membri effettivi del Consiglio direttivo. In caso di parità tra 2 o più candidati, verrà scelto il socio più anziano. L’esito della votazione sarà registrato su apposito verbale, indicando sia gli eletti che i non eletti i cui nominativi potranno essere utilizzati per eventuali surroghe e dovrà essere affisso all’albo e comunicato al Sindaco, o suo delegato, a cura del Presidente neo eletto.
Con richiesta motivata di almeno 2/3 degli iscritti, l’Assemblea può deliberare la revoca dell’incarico a tutto il Consiglio od ai singoli componenti di esso, nonché al Presidente.
Art. 12 – Riunioni del Consiglio
Le riunioni del Consiglio direttivo sono valide quando siano presenti almeno la metà più uno dei suoi componenti.
Il Consiglio direttivo si riunisce quando è necessario su invito del Presidente in carica e in caso di sua assenza o impedimento dal Vice Presidente.
Alle riunioni del Consiglio vengono invitati a partecipare, senza diritto di voto, il Sindaco o suo delegato.
Il Sindaco, in via straordinaria, potrà richiedere al Presidente la convocazione del Consiglio Direttivo, e si dovrà svolgere possibilmente entro i termini in essa indicati e comunque non oltre 7 giorni dalla richiesta.
L’avviso della riunione deve essere dato, di norma, con un congruo anticipo. Il Consiglio direttivo può essere inoltre convocato su iniziativa di quattro membri dello stesso che ne facciano richiesta motivata al Presidente, il quale sarà tenuto a convocare il Consiglio entro dieci giorni dalla richiesta.
Delle sedute del Consiglio è tenuto apposito verbale a cura del Segretario. I verbali vengono firmati dal Presidente e dal Segretario.
Esso delibera a maggioranza dei presenti, in caso di parità prevale il voto del Presidente o di chi lo sostituisce.
Il nuovo Consiglio direttivo assume le consegne da quello cessato entro 15 giorni dalla sua nomina da parte dell’assemblea generale ed in prima convocazione elegge al suo interno il Presidente e il Vice Presidente.
Art. 13 – Surroga
In caso di dimissioni di uno o più componenti il Consiglio direttivo, purché in misura non superiore alla meta dei suoi componenti, causate da qualsivoglia motivo, esso sarà sostituito dal candidato che nelle elezioni per la nomina del Consiglio abbia ricevuto il maggior numero di voti attribuiti a soci non eletti, in caso di parità di voti viene surrogato con il socio più anziano.
Art. 14 – Compiti del Consiglio Direttivo
Spetta al Consiglio direttivo:
- L’elezione del Presidente che avviene a scrutinio segreto. In caso di parità di voto, si procede ad un’ulteriore votazione ed in caso di ulteriore parità viene eletto il socio anziano,
- L’elezione del Vice Presidente, che sostituisce il Presidente in caso di assenza o impedimento, avviene con le modalità previste per le elezioni del Presidente.
- Nel caso di dimissioni o decadenza del Presidente, la presidenza viene assunta dal Vice Presidente. Il Consiglio Direttivo delibererà se potrà rimanere in carica per tutto il periodo residuo o dovrà indire elezioni con le modalità in precedenza previste
- La nomina del Segretario e del Cassiere;
- Dare esecuzione alle deliberazioni dell’Assemblea generale;
- Proporre all’Assemblea generale le direttive di massima per il buon funzionamento del Circolo;
- Redigere e presentare all’Assemblea, per l’approvazione, il bilancio consuntivo economico finanziario;
- Presentare all’assemblea generale una relazione morale sulle attività del Circolo;
- Fissare l’ordine del giorno dell’Assemblea generale;
- Esaminare ed accogliere le domande di ammissione a Socio e decidere su eventuali esclusioni;
- Provvedere ad ogni altro adempimento necessario per il buon funzionamento del Circolo.
- Può autorizzare l’apertura di un bar, ad esclusivo uso dei soci e di chi usufruisce della struttura come centro di aggregazione, purché chi lo gestisce sia in regola con i permessi ASL e quanto altro previsto dalle leggi vigenti in materia, o, in alternativa, autorizzare l’installazione di distributori automatici. Le entrate e le uscite devono comparire nel bilancio di previsione e consuntivo del Circolo. Il Presidente è il titolare della licenza di somministrazione alimenti e bevande dell’eventuale bar/ristoro presente nel Circolo. Il Presidente è tenuto a nominare un Gestore del Bar di propria fiducia che dovrà, a sua volta, essere in regola con le norme sanitarie vigenti, oltre ad avere i requisiti morali imposti dalla Legge (art. 71 D.Lgs. 59/2010). Il nominativo del Gestore dovrà essere comunicato tempestivamente all’Ufficio Commercio del Comune. Nel caso in cui si decida di dare ad operatore esterno la gestione del bar/ristoro o sia intenzione installare distributori automatici, si dovrà darne immediata notizia all’Ufficio Commercio del Comune che procederà alla predisposizione di apposito bando di gara, nel rispetto del codice degli appalti (D.Lgs. n. 50/2016).
- È vietata l’installazione di slot machine, AWP, VLT e qualsiasi gioco d’azzardo.
Art. 15 – Presidente
Il presidente dura in carica quattro anni ed è il legale rappresentante del Centro a tutti gli effetti. In caso di assenza viene sostituito a pieno titolo dal vice Presidente.
Il mandato può essere rinnovato una sola volta.
In caso di difficoltà allo svolgimento delle elezioni, il Presidente dovrà darne immediata comunicazione al Comune che potrà autorizzare ad una proroga del mandato per un periodo sufficiente all’indizione delle elezioni.
Il Presidente convoca e presiede il Consiglio direttivo, sottoscrive tutti gli atti amministrativi compiuti dal Circolo. Conferisce ai Consiglieri Soci procura speciale per la gestione di attività varia, previa approvazione del Consiglio direttivo.
Il Presidente è autorizzato ad operare sul conto corrente intestato al Circolo, che potrà delegare il Cassiere ed il Vice Presidente.
Art. 16 – Rendiconto annuale
Il Consiglio direttivo redige annualmente il bilancio economico e finanziario del Circolo e determina l’avanzo e il disavanzo di gestione. Il Bilancio consuntivo deve essere approvato dall’Assemblea generale dei Soci entro tre mesi dalla fine dell’esercizio sociale.
E’ fatto divieto all’Assemblea generale dei Soci di distribuire ai Soci, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione, riserve o fondi, per tutta la durata dell’Associazione, salvo diverso obbligo di legge. Il bilancio annuale deve essere comprensivo di rendiconti relativi ad ogni singola attività svolta dal Circolo, con allegati giustificativi di spesa (ricevute fiscali, fatture ecc.)
Il rendiconto annuale dovrà essere inviato all’Ufficio Comunale competente.
Art. 17 – Gratuità delle cariche
Tutte le cariche elettive sono gratuite.
Art. 18 – Norma di rinvio
Il Presidente e i componenti del Consiglio Direttivo provvederanno a portare a conoscenza dei soci il presente Regolamento del Circolo Culturale Ricreativo Pensionati “Antonio Verna”.
Il presente Regolamento acquista efficacia dalla data di eseguibilità della Delibera di Consiglio Comunale di approvazione. Entro 30 giorni da tale data, tutti gli organi del Circolo dovranno dare corso agli adempimenti previsti nel presente documento.
Per quanto non espressamente previsto nel presente regolamento trovano applicazione le disposizioni del Codice Civile, delle altre leggi speciali in materia.